Convegni e raduni lombardi

Congressi, convegni, incontri e raduni speleologici in Lombardia

Eventi Lombarda - aggiornamento 2020

Attivi da tempo e già associati in gruppi, taluni formatisi fin dall’ottocento (Milano 1897), gli speleologi lombardi si trovano per la prima volta a congresso il 15 aprile 1928 a Iseo sul lago omonimo. L’evento, per altro primo del suo genere in Italia, promosso dal Gruppo Grotte Cremona evidenzia nei suoi contenuti la gran mole di lavoro compiuto dai gruppi regionali “seconda solo ai triestini”, come ricordato dalla cronaca di allora. Il neo costituito “Catasto delle Grotte Lombarde” (nel 1927) annovera infatti più di 500 cavità (erano un centinaio nel 1922), di cui almeno due terzi compiutamente esplorate e topografate. Nell’occasione relazionano sull’attività svolta i rappresentanti dei gruppi di Milano, Bergamo, Brescia e Cremona.

Gli auspici formulati per nuovi incontri con cadenza bi-triennale verranno però disattesi; infatti dovranno passare ventisette anni per un nuovo appuntamento. Gli atti saranno stampati dal gruppo organizzatore.

Il “Secondo Congresso Speleologico Lombardo” si tiene a Brescia (11-12-1955) ed è organizzato dal gruppo grotte locale guidato da Corrado Allegretti, uno dei pilastri della speleologia lombarda. Le sedute sono caratterizzate dagli strascichi polemici sul Catasto lombardo ed i rapporti con la Società Speleologica Italiana ereditati da VII° Congresso Nazionale svoltosi in Sardegna nell’ottobre precedente.

Tra le relazioni presentate spiccano quelle sul “catasto grotte” bresciano di Allegretti (cavità da LO 1 a 253), su alcune grotte della Valsolda di Cigna A. (LO 2015, LO 2258-2260), su un piccolo complesso carsico intitolato a Nordio E. (LO 2040-2167) nei pressi del Buco del Piombo presso Erba (Dell’Oca S., Pozzi R.) sulla formazione di ghiaccio in alcune grotte delle prealpi orobiche (Malanchini L.) e sull’abisso della Scondurava (LO 2230) nel varesotto (Pozzi R., Binda A., Sommaruga C.). Partecipano quasi tutti i gruppi lombardi allora esistenti. La pubblicazione degli atti è curata dalla Rassegna Speleologica Italiana fascicolo 2/1956.

Organizzato dallo Speleo Club Universitario Comense il “Terzo Congresso Speleologico Lombardo” (che precede di un solo mese l’ottavo nazionale a Como) si svolge a Valmadrera, dov’è da poco attiva una sezione dello SCUC stesso, il 2 settembre 1956. Nelle sedute di apertura si discute sulla protezione della fauna, sui rapporti con la stampa, sulla bibliografia speleologica e naturalmente sulle questioni catastali nazionali e lombarde. Per l’attività relazionano i gruppi bergamaschi “Talpe” e  “Cral Magrini” ed il GG Pavia. Allegretti compie una disamina sulle grotte bresciane distrutte, in pericolo o stravolte da modificazioni antropiche. Mirte Pavan presenta un contributo sulla conoscenza speleologica della regione tra il lago d’Iseo e la Val Trompia con descrizione della fauna ipogea. Malanchini L. e Cantù G.  propongono il: “Primo elenco catastale delle cavità della Lombardia centrale dal numero LO 1000 al 1272”. Anche qui fisicamente o per delega sono presenti i rappresentanti di tutti i gruppi lombardi. Rassegna Speleologica si cura degli atti pubblicandoli nei fascicoli 4/1957 e 1-2/1958.

L’Ottavo Congresso Nazionale di Speleologia prende corpo a Como dal 30 settembre al 6 ottobre 1956. Nelle varie sedute la speleologia lombarda è ricordata da Allegretti nelle “prospettive paleontologiche della speleologia bresciana”; da Dell’Oca S. e Pozzi R. con il “Primo contributo alla conoscenza del fenomeno carsico della provincia di Como” ove vengono descritte 48 cavità; da Binda A. e Pozzi R. con “tecnica di forzamento del sifone Arge nel Buco della Volpe di Cernobbio (LO 2210)” e da Pozzi R. “su una stalagmite argillo-sabbiosa subacquea rinvenuta a Fiumelatte (LO 1501)”. Si registra la partecipazione di rappresentanti dei gruppi lombardi. Gli atti sono pubblicati da Rassegna Speleologica Italiana Memoria IV tomi 1-2 Como 1958.

A Fiorano al Serio nel 1957 (6 ottobre) il Gruppo Speleologico Talpe ed il Gruppo Grotte Bergamo organizzano il “Quarto Congresso Speleologico Lombardo”. Gli atti non vengono pubblicati. Le relazioni presentate, salvo ovviamente quelle solo verbali, sono recuperate molto tempo dopo da Malanchini L. e, anche se ormai prive di interesse, consegnate a Dell’Oca S. che le pubblica su Rassegna Speleologica fasc.1/1961. Eccone i titoli: Boesi E., I trent’anni del Gruppo Grotte Bergamo; Boldori L., Disciplinare gli scavi nelle caverne; Allegretti C.,  Considerazioni sul Buco del Quai (LO 30); Fornoni L., Il GG Cral Magrini al Buco del Castello (LO 1309); Lucato G., Cenni descrittivi sul Lacù di Casai (LO 1335).

Il Buco del Piombo, storica caverna lombarda situata nei pressi di Erba, è la sede del “Quinto Congresso Speleologico Lombardo” organizzato ancora una volta dallo Speleo Club Universitario Comense il 12 aprile del 1959. All’ordine del giorno figurano le relazioni d’attività dei rappresentanti dei gruppi grotte (Varese, Milano, San Pellegrino e SCUC) e quelle dei curatori catastali delle singole zone di competenza. Corposa è la monografia sulla grotta di Fiumelatte (LO 1501) presentata da R.Pozzi.

Seguono i lavori sui riempimenti del Buco del Piombo (LO 2208) di Cigna A. e Cappa G., del Paradis di Asegn (LO 1180) in Val Seriana, a cura di De Michele E. e Menghi L. e del Buco della Strega (LO 2188) in Magreglio presentato da Giussani A.. Concludono i lavori di questo congresso una monografia sul Buco del Palo (LO 2270), cavità in alta Brianza, di Giussani A. e Potenza R.; un contributo di Cigna A. su quanto avvenuto al Buco della Volpe (LO 2210) durante gli sbancamenti per l’acquedotto; uno scritto di Cappa G. sulla grotta Ferrera di Mandello (LO 1502) ed una nota di Toffoletto F. sui gasteropodi di cavità di Magreglio. Sono presenti tutti i gruppi lombardi in attività. Gli atti compaiono in RSI 3/1959.

Ai Piani dei Resinelli sopra Lecco si svolge, organizzato dal Gruppo Grotte Milano, il “Sesto Congresso Speleologico Lombardo” (10-4-1960). Si nota qualche segno di stanchezza tra i partecipanti per questo tipo di manifestazioni sebbene i gruppi siano presenti quasi al completo. Le relazioni d’attività sono proposte dal GS CAI Como e dal GG San Pellegrino. Per la biologia relazionano: Dinale con una nota sui pipistrelli delle grotte di Cunardo (LO 2206); Allegretti C. e Toffoletto F. rispettivamente per malacologia e malacofauna e Focarile A. per la diffusione del genere Boldoria (coleotteri) nelle grotte del comasco. Due sono i contributi catastali sulle grotte lombarde ovvero su quelle del Triangolo Lariano (Cappa G.) e sulla Lacca di Carenno (Di Marsciano G.-Pozzi R.). Una nota di Dell’Oca sullo sfruttamento economico delle grotte ed un’altra di Potenza a carattere geologico su di una lente gessosa in Valle Uzza presso Bormio concludono anche questa tornata congressuale. Gli atti sono pubblicati in RSI fasc.1/1962.

Anche se non direttamente collegato alla sola speleologia lombarda e da ricordare il: “Symposium Internazionale di Speleologia sui riempimenti naturali di grotte” tenutosi a Villa Monastero a Varenna sul lago di Como (3-6/10/1960) organizzato da SSI, Rassegna Speleologica e SCUC.

Ancora lo SCUC organizza il “Settimo Congresso Speleologico Lombardo” (Castello di Carimate 9 aprile 1961). Scarna la partecipazione, sono presenti infatti solo i rappresentanti dei gruppi “storici” di Brescia, Milano, Bergamo e S.Pellegrino oltre al gruppo organizzatore e quello di Pavia. Partecipano anche GS Piemontese, GS ”Issel” di Genova e Cotti G. del GSTicinese CH. Unica relazione, tra quelle proposte che non riguardano la speleologia lombarda, è di Rossi L. e Di Marsciano G. dello SCUC su: “Due cavità nel conglomerato dell’Adda”. Per la prima volta dal 1955 il congresso si chiude senza indicazioni per i futuri appuntamenti. Gli atti sono pubblicati in RSI 3/1963.

Dopo sette anni da Carimate, il Gruppo Grotte Milano organizza presso il Museo di Storia Naturale l’Ottavo Convegno (non più Congresso) di Speleologia Lombarda (30 marzo 1968) che non risolleva, coi pochi iscritti e le scarse relazioni, gli entusiasmi di un tempo complici forse le tensioni sociali in atto. Presentano la loro attività i gruppi di Milano, Brescia, Talpe, S. Pellegrino ed il neo costituito GS Bergamasco. Contributi anche da Zambelli R. coi “Funtanù de la Petos” e da Badini G. con l’Antro delle Gallerie (LO 2001). Un po’ forzata la pubblicazione degli atti che comunque avviene sempre tramite RSI 2/1971.

Da qui e per una decina d’anni, gli speleologi lombardi cesseranno d’incontrarsi se non nelle riunioni dell’Ente Speleologico Regionale Lombardo fondato nel 1972, salvo la parentesi del XII° Congresso Nazionale* (San Pellegrino Terme 1-4 novembre 1974), organizzato proprio dall’ESRL. Relazionano per la Lombardia: Zambelli R., Sorgenti intermittenti in Valle Imagna; Bini A., Cappa G., Pellegrini A., Bregai Val Laghetto  fenomeno carsico; Bini A., attività GGM; Frassoni F., attività GGSPT.

Il IX° Convegno di Speleologia Lombarda viene organizzato a Lecco l’ 8-9 dicembre 1979. Organizzato dall’Ente e da GS Lecchese. Gli argomenti delle relazioni riguardano per lo più le tecniche, i materiali, il soccorso e gli incidenti sub. Le grotte lombarde sono presenti nei contributi scientifici che trattano di morfologia, biologia, paleontologia, etnologia ed in quelli monografici e catastali: Lacca del Berù (LO 3532); Grotta della Capanna Rosalba (LO 1550); Grotta sotto la Trigonometrica (LO 2414); Ricerche sul Monte Guglielmo nel bresciano; Le grotte di Paderno d’Adda; Il carsismo nelle zone marginali delle Grigne. I gruppi attivi sono tutti rappresentati anche se il clima è un po’ litigioso per via di disaccordi pregressi tra gruppi, ciò influirà sulla mancata partecipazione di molti al convegno seguente. Gli atti sono pubblicati a cura degli organizzatori.

Il X° Convegno di Speleologia Lombarda si svolge a Brescia il 12-13 dicembre 1981. Presenti i due gruppi milanesi GGM e Protei; quelli bergamaschi Nottole e San Pellegrino; il varesino Remeron; lo Speleo di Erba e naturalmente Brescia. Le comunicazioni, oltre a quelle scientifiche, biologiche e storiche, riguardano lavori catastali e aggiornamenti. I bresciani fanno la parte del leone con cinque lavori sulle grotte di Punta dell’Orto, di Caregno, del Selvapiana e del Pizzocolo più uno generale sul catasto. Per il comasco si parla della Tremezzina (Protei) del Tivano e delle Grigne (GGM) della Val Bova nell’erbese (SCE). Il carsismo valtellinese della zona di Dubino è ricordato dai Protei mentre quello varesino (aggiornamento) dal Remeron. Seguono i lavori scientifici sulle Pisoliti (Bini A. e Forti P.) sulla grotta Masera e sul Metallifero bergamasco poi la biologia con i coleotteri ed i Troglophilus e la preistoria delle grotte bergamasche. Gli atti vengono pubblicati su Natura Bresciana 18/1981.

Promosso dall’ESRL e organizzato dal Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole, si tiene a Bergamo l’XI Convegno di Speleologia Lombarda “Aggiornamenti e Prospettive” (24-25/11/1984). Partecipano i rappresentanti di quasi tutti i gruppi attivi allora dell’Ente. Esordisce Bini A. con le vicende dell’Ente dal 1971 al 1984. Per il varesotto: la grotta del Frassino e il Remeron di Cassani. Per il bresciano: le grotte di Val Carobbio, Val di Gombio e il Fierarol di Vesalla (ASB). Per la bergamasca: Grotta delle Meraviglie, Corna Coegia, Cavità artificiali, fauna e biologia. Per il comasco: Pizzala(GG Busto Arsizio) Riccio, Nibbio, Territori di ricerca(SCE) Terzo contributo sul carsismo (SCP). Varia: Folklore, archeologia, inquinamento Bisbino. Atti pubblicati in proprio.

A Brescia nel 1986 (6-8 dicembre) viene organizzato dall’Associazione Speleologica Bresciana il XII Convegno Speleologico Lombardo. Sono presenti una decina di gruppi che presentano numerosi lavori. Spopolano i padroni di casa con una serie di contributi sul territorio bresciano. Concarena, Quai, Valvestino, Tesio e Serle, Pizzocolo, Bus del Beer, Fierarol e Valvestino. Per la bergamasca si parla di Selvino e Val Seriana (GSB Nottole). Per il comasco: le grotte nella Maiolica (SCE), nuovo aggiornamento sul carsismo (SCP), morfologie e riempimenti (GGM), gli inquinamenti (SCE) e Lazzaro Spallanzani del reggiano Catellani. Per il varesotto: Ghiri (GS Remeron) e Orsa-Pravello (GS Varese). Atti nelle Memorie Natura Bresciana 12-1991.

Il XIII Convegno di Speleologia Lombarda si svolge a Varese 12-13 Novembre 1988. Organizzato dal GS Remeron CAI-Gavirate e GS CAI Varese. Anche questa volta i gruppi presenti sono una decina tra cui il nuovo GS Brianteo che presenta contributi sul carsismo di Morterone. Numerosi lavori propongono naturalmente i padroni di casa seguiti dai bresciani (ASB) poi dal GGM, Nottole, Busto Arsizio e da altri non lombardi. Atti pubblicati in proprio.

Il XIV Convegno di Speleologia Lombarda viene svolto a Bergamo il 29 febbraio – 1 marzo 1992. Organizzatori sono lo SC Orobico e GSB Nottole. Gli atti non verranno pubblicati disattendendo le assicurazioni pre-convegno. Anche i contributi depositati risulteranno non più reperibili.

Come già era successo tra il 1968 e il 1979 al disinteresse per questo tipo di manifestazione si sommerà la sfiducia per quanto avvenuto e caratterizzerà l’ignavia degli anni successivi.

Scelta coraggiosa l’organizzazione del XV Convegno di Speleologia Lombarda a Sant’Omobono Valle Imagna 2-3 ottobre 1999. Organizzatori sono GS Valle Imagna, SCAM, Buzio A., Pozzo M. e Malixi E. Rispondono all’appello quasi tutti i gruppi dell’Ente che in questa occasione però non è coinvolto. I contributi sono tanti e corposi e raccontano quanto avvenuto dal 1992 in poi. Gli Atti, pubblicati in proprio, sono articolati in tre volumi: Lombardia, Valle Imagna e Cavità Artificiali. Questo episodio sarà l’ultimo di una lunga serie iniziata nel 1928 e protrattasi con alterne fortune per oltre 70 anni.

Infine, nel 2017 di nuovo a Varenna viene organizzato il 3° International Symposium of Speleology in memoria di Salvatore Dell’Oca e organizzato dall’Associazione George Washington, Cigna A. e Ferrari G. Gli atti vengono pubblicati in numero limitato all’interno delle Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia Serie II vol. 33 – 2018.

Gli “Incontri”, divenuti poi Raduni

Momenti socializzanti informali si sono materializzati quasi a esorcizzare la rigidità dei Congressi e dopo il 1999 ne hanno preso il posto anche se la data di nascita è da collocare nel decennio precedente.

Il 1°si svolge a Bergamo nel 1988 ed è organizzato dal GSB Nottole con il titolo: Primo speleo incontro lombardo o Giornata dello Speleologo. Speleogiochi, Mura Venete e grigliata.

Il 2° Speleo incontro lombardo (1989) sempre organizzato da GSB Nottole, ci porta a Gaverina Terme con pranzo in loco e visita al Buco del Corno.

Ospiti dei varesini a Viggiù per il 3° nel 1990. A Zelbio per il 4°organizzato dal GGM nel ‘91 e poi a Ramponio Verna nel ‘92 e a Grandola Uniti nel ‘93 (5° e 6°) organizzati dal neonato e attivissimo Speleo Club Valle Intelvi. Varese e Castellanza per il 7° e 8° nel ‘94 e ‘95 ospiti dei gruppi locali.

A Barasso (VA – Casa del Sole 25-26 maggio 2002) il 9° Incontro/Raduno i cui caratteri tornano ad essere quelli dei “Convegni”. Si affiancano infatti al dilettevole la serietà dell’assemblea dell’ESRL e i resoconti dei fatti esplorativi e scientifici in atto. Il termine Incontro lascia spazio al Raduno, prendendo con riferimenti agli eventi nazionali, ma organizzati su scala regionale.

Il 10° Raduno, il primo di una serie in questa sede di studi speleologici, avviene a Pogliana di Bisuschio il 30 settembre e 1 ottobre 2003 presso il CAVES, organizzato da GS CAI Varese e SC Valceresio. Anche qui, fatto ormai consolidato, assemblea Ente e resoconti.

Il 26 settembre 2004 11° Incontro a Erba. Organizzato dal gruppo locale e intitolato al presidente dello stesso recentemente scomparso. Assemblea e proiezioni multimediali.

Dopo la parentesi del Raduno Internazionale di “Imagna 2005” organizzato dal GS Valle Imagna e ESRL, ci si ritrova a Morterone il 23-24 settembre 2006, ospiti dei gruppi di Varese e SC Valceresio per il 12° Incontro. Nel 2008 il Gruppo Speleologico Valle Imagna ripropone il Raduno Internazionale di Speleologia a Sant’Omobono Terme, confermando il successo della precedente edizione.

A Saronno, nel 2009, avviene una svolta storica: durante il 13° Incontro ospiti del GGS l’Ente si trasforma in Federazione Speleologica Lombarda.

Foto di gruppo dei partecipanti al 16° Raduno di Erba – Foto L. Aimar

Il resto è storia recente, tutti i raduni vengono svolti dal gruppo locale di riferimento con il sostegno della FSLo, sintetizzabili nel seguente elenco:

  • il 3 ottobre 2010 a Bergamo il 14° Raduno (SCO e GSB Nottole);
  • il 15° l’8-9 ottobre 2011 a Rezzato BS (organizzatore ASB);
  • di nuovo a Erba per il 16° Raduno con Assemblea, elezioni, mostre e media (SCE);
  • nel marzo 2013 a Pogliana di Bisuschio presso il CAVES per il 17° Raduno (SC Valceresio);
  • nel febbraio 2014 a Rota Imagna il 18° Raduno (GSVI);
  • per l’ultima volta a Pogliana di Bisuschio, poi la struttura del CAVES cesserà di esistere, il 7-8 marzo 2015 per il 19° Raduno;
  • il 20° Raduno a Cunardo  ospiti del GSCAI Varese (5-6 marzo 2016);
  • a Caglio (CO) ospiti della Pro Loco locale nel marzo 2017 per il 21° Raduno organizzato da GGM e SCE;
  • a Serle, nel bresciano, per il 22° Raduno (24-25 febbraio) 2018 curato da ASB;
  • la decade degli anni dieci termina con il 23° Raduno a Brumano (BG), organizzato dal Gruppo Speleologico Valle Imagna;
  • la pandemia mondiale impedisce lo svolgimento del Raduno già organizzato a Saronno per quanto riguarda il 2020;
  • Nel 2021 il 24° Raduno si svolge on-line a cura del Gruppo Grotte CAI Saronno;
  • Nel marzo 2022 il 25° Raduno si svolge a Busto Arsizio a cura del Gruppo Grotte CAI Busto Arsizio;
  • Nel marzo 2023 il 26° Raduno  viene organizzato a Dossena (BG) da Speleo Club Orobico;
  • Il 23-224 marzo 2024 si svolge a Sant’Omobono Terme (BG) il 27° Raduno organizzato dal Gruppo Speleologico Valle Imagna.

Adolfo Merazzi e Andrea Ferrario