Gruppo di lavoro Speleoarchimede / MeteoHypo

Questa è una storia molto lunga che comincia agli albori della speleologia. I primi contributi mondiali allo studio della meteorologia ipogea vedono come protagonisti gli anni sessanta del secolo scorso ed Arrigo Cigna e Beppo Occhialini, speleologi lombardi. Seguiranno questi pionieri, che hanno contribuito in maniera fondamentale e di impressionante attualità, praticamente tutti gli speleo più di spicco della nostra regione. Il boccino scientifico passa poi prepotentemente al più grande speleo-esploratore-scienziato di questo secolo, Giovanni Badino, che porta lo studio e la teorizzazione dei fenomeni al loro parossismo a partire da una pubblicazione del 1995 (La fisica del clima sotteraneo). Libro in cui vengono utilizzate le basi gettate in Francia, Stati Uniti e Italia da illustri predecessori (tra cui Trombe, Conn; Cigna) per un’analisi dei fenomeni ipogei che farà il giro del mondo.

FSLo se ne interessa a partire dal 2010, prima in maniera circospetta e timida, poi anche investendo cifre significative al fine di realizzare specifici strumenti per l’esplorazione scientifica del sottosuolo. Il primo grande progetto “speleoarchimede”, sostenuto da Adriano Vanin ed Egidio Casiraghi si è posto l’obiettivo di costruire misuratori di pressione differenziale per il calcolo della differenza di pressione tra l’ambiente ipogeo e l’esterno. Con questo strumento è possibile realizzare quanto insegnato da Felix Trombe nel 1947. Lo strumento confezionato in maniera professionale, nonostante un contenitore di cartone, utilizzato assieme a termometri, barometri, cronometri ed un insieme di strane diavolerie, consente accurate misure ipogee. A dir la verità non riscontra immediatamente un grande successo, anche perché legato ad una serie di procedure tecniche e di background teorici non alla portata dello speleo medio. Questa carenza viene subito notata dalla Giunta della FSLo. Su proposta di Massimo Pozzo, viene quindi organizzato un grande evento speleo-meteo, che prenderà nome di “MeteoHypo 2013”. Al corso tenuto da Gianni Cella, Adriano Vanin e Maurizio Miragoli, primo nel suo genere in Italia, verranno illustrate, grazie alla partecipazione di esponenti di spicco quali Giovanni Badino e Augusto Diqual, tutte le tecniche disponibili per l’esplorazione scientifica.

Un momento del Workshop MeteHypo del 2013 – Foto A. Ferrario

È il segnale che il consiglio FSLo aveva visto giusto, perché da quel momento l’uso di strumentazione tecnica per fare misure di base si diffonde sempre di più, facendo riemergere pessime esperienze come il tracciamento con fumogeni e anidride solforosa, intorno a cui si apre un profondo ed istruttivo dibattito, e lavori decisamente notevoli come le esperienze varesine di GianPaolo Rivolta, che dà il La a tutta una nuova esperienza con i traccianti aerei. Questa esperienza, che vede la partecipazione di Gian Domenico Cella come esperto nazionale, porterà allo sviluppo di specifici strumenti per l’uso in ambito speleologico. I primi strumenti sviluppati divengono quindi dei misuratori multifunzione di Temperatura, Umidità, Pressione, conducibilità e CO2. È una strumentazione che nasce con le richieste specifiche del mondo speleo, ovverossia robustezza, impermeabilità, flessibilità della raccolta dei dati in termine temporale, e soprattutto grandi capacità di memoria e bassi consumi, per permettere la permanenza di questi oggetti in grotta per mesi se non per anni. I sistemi grazie alla disponibilità di Fabio Baio prendono il volo per l’Antartide dove rimangono installati e funzionanti per 4 mesi. Il valore del test è grandissimo perché non prevede unicamente il registrare nelle condizioni impossibili della zona, ma anche il funzionamento durante tutto il viaggio di andata e ritorno con i relativi shock a cui inevitabilmente vengono sottoposti.

Prototipi della FSLo testati in Antartide – Foto F. Baio

Il team che si sta formando attorno a questa strumentazione, sviluppata da Mauro Fiorini dell’INAF di Milano, diventa sempre più attento all’analisi dei parametri fondamentali, e sempre di più viene coinvolto in ambiti che ormai travalicano la regione di nascita. Ci saranno così oltre al ricorrente seminario MeteoHypo lombardo, seminari in Toscana ed in Piemonte e gli apparati sviluppati verranno utilizzati in varie aree carsiche nazionali. Ad oggi il team FSLo ha dimostrato capacità di sviluppo di sistemi di monitoraggio continuativo in ambiente speleologico dei parametri ambientali, e dei parametri in immersione, con specifica strumentazione sviluppata per resistere alle incredibili condizioni dei sifoni in piena, grazie anche al contributo del team subacqueo del Gruppo Grotte Milano. Il valore intrinseco dominante è in ogni caso la capacità a sviluppare qualunque tipo di apparato su richiesta, di testarlo e di elaborare teorie innovative, basate sullo studio profondo degli sviluppi teorici in atto a livello mondiale.

Progetti sviluppati:

DLG1: Datalogger per raccolta Temperatura, Pressione, Umidità, CO2

DLG2: Datalogger per la misura della pressione differenziale (manuale e automatico)

DLG3: Datalogger sommerso per la misura di Temperatura, Pressione, dislivello acque, portata, conducibilità

DLG4: Datalogger sommerso per profondità fino a 60m per la misura di Temperatura, Pressione, dislivello acque, portata, conducibilità

DLG5: Datalogger ad alta velocità (fino a 5 misure al secondo) per la misura della pressione motrice di un complesso carsico

Per l’utilizzo di questa strumentazione, è vivamente consigliato un corso propedeutico di Meteoipo della durata di 3gg.

Esempio argomenti trattati in un corso tipo:

  • Progetto traccianti (CO2 ed altri)
  • Progetto aperture/chiusure in successione
  • Progetto pressione differenziale
  • Progetto monitoraggio flussi
  • Misura delle temperature
  • Misura delle pressioni
  • Analisi di un’area carsica dal punto di vista meteoipo
  • Misura delle dimensioni di una grotta

FSLo è più che lieta di analizzare ogni progetto proposto e di condividere nella modalità preferita sia il progetto dei sistemi che il supporto alle analisi delle aree proposte.

Maurizio Miragoli                                                                                       

7 Gennaio 2021

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