Il Complesso del Releccio dedicato ad “Alfredo Bini”

La notizia a ciel sereno della scomparsa di Alfredo Bini, giovedì 30 Aprile 2015, è stata e sarà ancora dura da assimilare, capire e superare.

Alfredo

Foto di M.Inglese

Alfredo ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile per l’amicizia, la storia, la cultura e la capacità comunicativa che diveniva una sintesi ben bilanciata nella sua persona. La sua perdita ha scosso notevolmente tutti noi speleologi lombardi e non solo.

La prima azione che ci è venuta in mente per dare un giusto riconoscimento al nostro amico è di dedicargli uno dei frutti più belli delle esplorazioni del passato e del presente della speleologia lombarda. Il Complesso del Releccio d’ora in avanti sarà denominato: Complesso del Releccio “Alfredo Bini”.

Nessuno più di lui si merita di avere dedicato tale complesso di grotte che con i suoi 23 km di sviluppo 1.313 m di dislivello continua a fomentare sogni e aspettative, sia esplorative che scientifiche. Il complesso carsico della Grigna Settentrionale, montagna tanto cara ad Alfredo, è stata oggetto dei suoi studi da tempo immemore. Ogni speleologo che ha messo piede sulla Grigna ha sfogliato almeno una volta nella vita le pagine del libro “Il Carsismo del Moncodeno” di Alfredo Bini e Alberto Pellegrini, per cercare dati e informazioni per pianificare nuove ricerche sulla Grigna. Ora gli speleologi della Grigna e tutti quelli che hanno una parte di cuore speleologico in quella montagna hanno deciso di dedicargli il risultato più completo, che lega spiritualmente diverse generazioni di speleologi e che farà ancora parlare tanto di sé negli anni avvenire, il Complesso del Releccio “Alfredo Bini”.

Ironia della sorte, l’aggiornamento a catasto del nome del complesso l’avrebbe dovuto fare proprio Alfredo… si coglie quindi l’occasione anche per ringraziare ufficialmente Alfredo per l’enorme lavoro svolto, sia in termini di qualità che quantità, per il catasto delle grotte lombarde.

Ciao Alfredo, grazie di cuore…

La Federazione Speleologica Lombarda

Lascia un commento